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Silvia Palma – Lo sport e il benessere

Lo sport da il meglio di se
quando ci unisce

Frank Deford

 

La Pedagogia legata allo sport e al benessere: come sappiamo la pedagogia si occupa dello sviluppo dell’uomo nella sua totalità dall’infanzia all’età adulta ma anche della sua formazione in quella che oggi prende il nome di formazione degli adulti e quindi anche del benessere delle persone in età matura o avanzata.

In questa pagina affronterò il tema della Pedagogia dello sport e del benessere del corpo, la Pedagogia dello sport non è infatti una novità, addirittura risale al periodo di Pitagora, quindi nell’antica Grecia che il filosofo e matematico era convinto che l’esercizio fisico, l’educazione intellettuale e morale fossero degli elementi indispensabili per la buona condotta dei cittadini. Per le persone di quel periodo, anche l’alimentazione era molto importante, perché serviva per avere un rapporto di armonia con l’anima e con il corpo; importante soprattutto perché erano individui che dovevano affrontare battaglie e lotte proprio dovendo combattere con il corpo. Molti secoli più tardi anche Rousseau e Locke hanno citato nei loro libri l’importanza dell’educazione del corpo, mettendo al centro il valore estetico dell’educazione fisica e corporea come presupposto a quella intellettuale. Locke fu uno dei primi ad aver fatto si che si diffondesse l’educazione fisica in tutti gli istituti del suo paese; Rousseau ha ricoperto un ruolo molto importante per quanto riguarda questa tematica, essendo stato il primo che ha trattato ed affrontato in termini pedagogici e formali il valore della pedagogia dello sport.

Fare degli sport di squadra o di coppia è molto importante e permette alle persone di socializzare con chi si ritrovano davanti, e fare attività fisica aumenta anche l’autostima. Alcuni studi hanno dimostrato che i ragazzi più popolari ed estroversi sono quelli che hanno una corporatura più atletica.

Ora per quanto concerne la mia attività che pratico già da diverso tempo è il beach volley: negli ultimi 15 anni questo sport è diventato molto popolare, accogliendo una grandissima richiesta diffusa anche in alcune scuole. Non a caso alcune di queste hanno proposto di fare dei tornei tra vari plessi e istituti scolastici proprio per il suo spirito aggregante e di sana socializzazione. Inizialmente può sembrare difficile, perché non si è abituati a fare grandissimi sforzi su degli elementi nuovi (in questo caso la sabbia). Nonostante le difficoltà riscontrate inizialmente, alla fine tutti i partecipanti si sono trovati a proprio agio e si sono saputi integrare bene con i membri della loro squadra. Il beach volley ha dunque molti benefici: 1) aiuta a migliorare la respirazione e la circolazione del sangue; 2) accelera il metabolismo; 3) aiuta nella socializzazione, infatti da queste attività possono nascere dei legami di amicizia, come nel mio caso; 4) migliora l’equilibrio; 5) fortifica il corpo, infatti i piedi sulla sabbia non hanno una stabilità certa, quindi per cercare di rimanere in piedi si allenano un sacco i muscoli; 6) accresce l’autostima; 7) riduce lo stress e riesce a farci sfogare; 8) brucia le calorie.

Dal mio punto di vista il campo in cui ci si allena viene visto come una zona di felicità e sfogo e mi dispiace solo di avere conosciuto questa realtà sportiva tardi: lo pratico soltanto da circa un anno.

 

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