Contributi degli studenti

Verdoliva Sofia – Tema sulla guerra

Bellum se ipsum alet

La guerra nutre se stessa

Livio, Storie XXXIV, 9

 

Come mi ha insegnato la storia la guerra esiste da sempre, sin dalle più antiche civiltà, che dalla scuola primaria i docenti mi hanno ben illustrato.

Nonostante ciò, sapendo, che la guerra ha come oggetto solo distruzione e annientamento, sia di morte interiore, sia di morte di vite umane, ma come abbiamo sempre studiato per molti è simbolo di forza e di potenza. Anche in questi giorni dalle immagini e dalla cronaca che ci trasmette la televisione attraverso i giornalisti, siamo vivendo un lugubre periodo, in quanto la Russia sta attaccando con le milizie e le armi in Ucraina.

Il dramma più eclatante è che pagano le conseguenze i bambini innocenti e l’intera popolazione. Le cause che innescano una guerra possono essere molteplici: politico-militari, territoriali, economiche e religiose.

La nostra Costituzione in specifica l’art. 11 ripudia la guerra “come strumento per risolvere controversie”, quindi rifiuta la guerra come mezzo di intervento, ma  purtroppo in alcuni casi, deve intervenire su mandato ONU, con missioni di pace.

Significato di missione di pace non dovrebbe prevedere combattimenti, armi ed uso di bombe, ma a volte questo non avviene.

Tramite i patti della Nato ci sono della basi importanti in Italia e sono almeno quattro fronti che coinvolgono l’Italia dopo la decisione della Russia di invadere l’Ucraina. Esse vanno oltre il ruolo che in nostro paese svolge al fianco dell’Unione Europea, perché riguardano le conseguenze che si possono ripercuotere sui cittadini e militari italiani.

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi ha specificato: “le forze italiane che prevediamo essere impiegate dalla Nato sono costituite da unità già schierate in zona di operazioni, circa duecentoquaranta uomini schierati in Lettonia, insieme a forze navali, e a velivoli in Romania”.

Naturalmente per un eventuale coinvolgimento della Nato serve un voto del Parlamento che autorizzi tale missione.

La speranza, che investe noi giovani e cittadini italiani, che tutte le menti dei potenti di tutti gli stati del mondo, trovino un punto univoco per far si, che la guerra non esita più e che pacificamente si possa bloccare la Russia a non attaccare l’ Ucraina, per terminare questo scempio, che continuamente vediamo in diretta, come un film dell’orrore, tramite i mass media.

Vorrei terminare citando il pensiero del filosofo Kant sul tema della guerra

in cui racchiude in essa tutto il male che può arrecare alla società e all’uomo.

La guerra è il male peggiore che affligge la società umana ed è fonte di ogni male e di corruzione. Ad essa non è possibile fornire una cura assoluta e immediata.”

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